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COME INQUINARE MENO

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Pubblicato da in Savìga Purificatori d'acqua potabile ·
Consigli pratici per cittadini responsabili.
La riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile

Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile presenti nel programma che l’ONU ha stabilito con l’Agenda 2030[1], particolare rilevanza è data alla riduzione dell’inquinamento e dei consumi di acqua potabile,  per la cui realizzazione ognuno è invitato a dare il proprio  contributo: dai cittadini, con scelte di consumo ecosostenibili, ai  gestori del servizio idrico integrato, con interventi su vasta scala nei  settori che offrono ampi margini di efficientamento.



Consigli pratici per inquinare meno.
Ogni cittadino può contribuire fattivamente al risparmio idrico e alla riduzione dell’inquinamento ambientale attraverso piccoli gesti quotidiani dentro e fuori casa, vivendo in modo dignitoso e equo, facendo scelte ecologiche, consumando meno e meglio. In ambito domestico per esempio è possibile ridurre notevolmente i consumi d’acqua e di energia con piccoli accorgimenti, che si ripercuotono positivamente sull’economia familiare e tutelano l’ambiente.

Azione - Risparmio (litri acqua/anno)
Riparare un rubinetto che gocciola e lo sciacquone del water che perde 3000 lt
Utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico 8000 lt
Utilizzare l’acqua corrente solo per il risciacquo delle stoviglie 3000 lt
Chiudere il rubinetto quando si lavano i denti o ci si fa la barba 7500 lt
Fare la doccia anziché il bagno 28000 lt
Applicare il frangigetto ai rubinetti 6000 lt
Applicare il sistema a doppio tasto nella cassetta del WC 10000 lt

Gli elettrodomestici a basso consumo energetico premiano l’ambiente e la bolletta, inoltre i detersivi e i prodotti chimici per la pulizia  della casa e delle stoviglie devono essere usati nella giusta misura in  quanto la parte non biodegradabile provoca gravi scompensi  all’equilibrio biologico dei corpi idrici recettori. A tal proposito si  ricordano i grandi vantaggi che l’utilizzo di un addolcitore domestico porta in presenza di acqua calcarea: miglioramento della qualità dell’acqua, risparmio e rispetto dell’ambiente. L’acqua addolcita consente infatti alla famiglia media di risparmiare il 50% dei detergenti normalmente utilizzati, il 5% dei costi energetici in bolletta e il 10% sulle spese di manutenzione degli elettrodomestici[2]. Ovviamente per le famiglie numerose e con acque molto dure i vantaggi sono ancora più evidenti. In presenza di sorgenti e pozzi privati, un adeguato sistema di trattamento dell’acqua  ne consente lo sfruttamento per il consumo umano e tutte le attività  domestiche correlate, con una forte riduzione dell’utilizzo dell’acqua  di acquedotto e i relativi oneri.
Bagnare i fiori  alla mattina presto o alla sera, quando la temperatura è più bassa,  consente all’acqua di essere assorbita dalle piante con minore  evaporazione e sprechi, mentre per irrigare i giardini e gli orti una cisterna per la raccolta di acqua piovana permetterebbe di risparmiare grossi volumi d’acqua potabile.
Risparmiare acqua significa inquinare meno.

Gli sprechi e le perdite non solo causano una minore disponibilità della risorsa all’utente finale, ma sono indirettamente causa di inquinamento  perché l’acqua, per essere potabilizzata, trasportata e infine  depurata, richiede energia, il cui utilizzo comporta inevitabilmente una  ricaduta ambientale. Il consumo energetico richiesto dalle  infrastrutture idriche è stimato in 0,83 kWh/m3, che rapportato al volume totale immesso in rete corrisponde a circa il 2,1% del fabbisogno energetico nazionale[3]. Ma  in ambito domestico la scelta più saggia che si può fare per  risparmiare fatica e denaro, nel pieno rispetto dell’ambiente, riguarda l’acqua da bere.

I La Natura ci dà l'acqua, spetta a Noi non Sprecarla




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